Giovedì, 23 Aprile 2015.
Se quando varcate il confine dell'Italia pensate di poter trasgredire le regole del codice della strada perché tanto le autorità di polizia locale non riescono a identificarvi (e quindi "la multa non arriverà mai in Italia") sappiate che presto non sarà più possibile farla franca.
L'Europarlamento e il Consiglio Ue hanno, infatti, dato il via libera a una nuova direttiva che renderanno le multe senza frontiere una realtà in tutta l'Unione europea (ed entro due anni anche in Gran Bretagna, Irlanda e Danimarca).
Questo sistema consentirà l'accesso ai registri d'immatricolazione di tutti i 28 stati membri, qualunque guidatore che commetta infrazioni gravi al codice della strada all'estero vedrà recapitarsi a casa l'ammenda.
Le infrazioni che rientrano nel programma sono eccesso di velocità, guida in stato di ebbrezza o sotto l'effetto di sostanze stupefacenti, uso di corsie vietate, guida senza cinture di sicurezza o senza casco, mancato rispetto del semaforo rosso, utilizzo del telefono cellulare durante la guida.
Il presidente di Fai-Conftrasporto Paolo Uggè, ha sottolineato che magari «non risolverà i problemi totalmente», ma «può essere considerata l'inizio di una fase che dovrebbe portare ad una maggiore omogeneità le normative riguardanti la sicurezza».
La direttiva stabilisce la procedura da seguire: per le violazioni commesse in uno Stato europeo, con veicolo immatricolato in Italia, il punto di contatto estero contatterà il punto di contatto italiano per ottenere i dati di cui ha bisogno (nel nostro Paese è la Direzione Generale della motorizzazione del ministero dei Trasporti).
Reperite le informazioni, l'organo di Polizia estero che ha accertato l'infrazione provvederà a notificare il verbale al trasgressore, insieme a una lettera nella lingua del documento di immatricolazione, in cui si specificano luogo, ora e data dell'evento.
La direttiva va recepita in tempi record, entro il 6 maggio 2015.